Si attende per fine agosto la notizia dell’obbligo di Green Pass anche per i lavoratori dell’Horeca. Saranno i gestori ad effettuare i controlli?

Dal 6 agosto sarà obbligatorio esibire il Green Pass per accedere a locali come bar e ristoranti al chiuso, teatri e cinema; certificazione che è possibile ottenere se si ha ricevuto almeno una dose di vaccino, se si è guariti dal Covid entro i sei mesi precedenti o con un tampone negativo nelle precedenti 48 ore. I gestori dei locali dovranno munirsi dell’app rilasciata dal governo, VerificaC19, per vigilare sul rispetto dell’obbligo (che prevede salate sanzioni per i gestori dei locali che non rispettano le regole).

Intanto il Governo studia nuove misure per prevenire i contagi e limitare eventuali chiusure nel caso il virus riprenda vigore, cosa che sta già accadendo altrove in Europa, come nel Regno Unito e in Francia, dove vigono misure anche più restrittive.

L’idea quindi è quella di estendere l’obbligo del Green Pass anche ai dipendenti Horeca (come a tutti quelli dei luoghi il cui accesso al pubblico richiede Green Pass). Le tempistiche però restano nella più molle incertezza e sono oggetto di dibattito.

Inizialmente si parlava di un provvedimento adottato “tra il 15 e il 20 agosto”, ma ora si indica come limite temporale “qualche settimana”, anche se resta in piedi l’ipotesi che il Consiglio dei ministri si esprima già questa settimana.

In ogni caso, l’ipotesi più accreditata è che si possa attendere l’ultima decade di agosto, se non settembre.

Ormai la decisione sembra già presa ed è solo questione di settimane. Ogni dubbio scompare ricordando l’affermazione programmatica dell’ultimo intervento del premier che presentava le novità pronte ad entrare in vigore dal 6 agosto: “un uso esteso del green pass non è un atto di arbitrio ma una condizione per le aperture. L’invito a non vaccinarsi è un invito a morire”.

Ma chi vigilerà sui Green Pass dei dipendenti? 

C’è da pensare che la responsabilità ricadrà sempre sui gestori. Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi già in vista dell’obbligo introdotto dal 6 agosto aveva sperato si parlasse di autocertificazione, così come era avvenuto fino ad oggi durante l’emergenza sanitaria alle riaperture.

Assegnare o addebitare nuove responsabilità aggiuntive ai pubblici esercizi ci sembra eccessivo – aveva dichiarato il presidente di Fipe Confcommercio, Lino Enrico Stoppani in una nota, affermando comunque che – l’obiettivo è chiaro, giusto e condivisibile. Poi se ci sarà anche questo onere, pur con tutte le lamentele e i danni dell’impatto economico, lo accompagneremo, ma potrebbero trovarsi soluzioni meno invasive“.


Fonte: horecanews.it