A dirlo sondaggio Arexons: 3 alloggi su 4 scartati per non aver comunicato le procedure anti-Covid. Ma resta centrale l’aspetto enogastronomico.

Igiene e pulizia sono i principali fattori presi in considerazione nella scelta di un alloggio per le vacanze degli italiani ai tempi della pandemia, ma spesso le strutture ricettive non sono state in grado di comunicare le procedure corrette per garantire la massima sicurezza, con la conseguenza che il 76% dei turisti le ha scartate. A dirlo è un’indagine di Arexons, azienda nel campo dei prodotti per la manutenzione e la cura dell’auto, che ha realizzato un sondaggio online per scoprire come sono cambiate le preferenze e le priorità degli italiani in tema di viaggi estivi, soprattutto per quanto riguarda la scelta delle strutture in cui alloggiare.
Dal sondaggio online è emerso che il 20% non è andato in vacanza, mentre chi lo ha fatto ha preferito strutture di piccola dimensione in grado di garantire la giusta riservatezza, come piccoli hotel (32%), appartamenti (30%) e b&b (17%). Sono restate “al palo”, invece, le strutture grandi e affollate come i resort (11%) e quelle che richiedono ampia condivisione degli spazi (e dei servizi igienici), come i campeggi (4%).
La ricerca condotta da Arexons evidenzia, quindi, una crescente e quasi scontata attenzione verso tutti quegli aspetti legati alla pulizia e all’igiene. Resta comunque decisivo il fattore enogastronomico: il wine & food incide sulla scelta della meta di viaggio nel 71% delle persone secondo gli ultimi dati dell’esperta di turismo enogastronomico Roberta Garibaldi, che, nel suo ultimo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021, ha sottolineato come l’enoturismo sia più forte della pandemia: in tempo di Covid diminuiscono le esperienze fruite, ma aumenta del 10% il numero dei turisti che hanno viaggiato con principale motivazione il “vivere” l’enogastronomia.


Fonte: Wine News