Cambiamento climatico, riduzione dei rifiuti, risparmio energetico, risparmio idrico: quali sono i problemi di sostenibilità più urgenti di oggi per il mondo del cleaning?

Il cambiamento climatico è diventato una questione urgente, i rapporti sull’inquinamento da plastica hanno portato a iniziative per ripulire i nostri oceani e ridurre il nostro uso di imballaggi in plastica. La scarsità d’acqua globale ha suscitato richieste di soluzioni che ne riducano il consumo. E le preoccupazioni sulla quantità di rifiuti che produciamo hanno portato a maggiori livelli di riciclaggio. E l’industria chimica è costantemente sotto pressione per modificare i prodotti per renderli più rispettosi dell’ambiente.

Ma cosa è successo durante la pandemia globale? I prodotti chimici si sono dimostrati molto efficaci nella pulizia e sanificazione degli spazi pubblici. Allo stesso tempo, i prodotti usa e getta sotto forma di mascherine, DPI e salviette monouso sono diventati un’importante difesa contro il Covid-19.

Quindi quali sono le principali aree di interesse della sostenibilità, oggi, per il settore del cleaning? La pandemia ha portato a un radicale riposizionamento degli obiettivi ambientali delle aziende o la maggior parte delle imprese rimane sostanzialmente dello stesso parere, per quanto riguarda i propri obiettivi di sostenibilità?

Lo spostamento dell’attenzione post Covid-19

I manager di grandi società della pulizia affermano di aver notato uno spostamento generale dell’attenzione dopo il Covid-19.
Si ritiene infatti che il Covid abbia spinto il tema della sostenibilità più in basso nell’agenda della maggior parte delle aziende. E che probabilmente le priorità cambieranno di nuovo e la sostenibilità sarà ancora una priorità.

Molte aziende hanno cristallizzato i loro obiettivi nelle Carte della sostenibilità che includono impegni a ridurre le emissioni e gli sprechi, passando anche alle energie rinnovabili. Si è più concentrati su azioni che portano un contributo all’economia circolare, innovando prodotti, procedure e soluzioni orientate al sostenibile.

Anche il cambiamento climatico è in cima all’agenda di tante realtà aziendali che operano nel cleaning. La riduzione del consumo di plastica, le iniziative a emissioni zero e un’attenzione più mirata alla responsabilità sociale, ne sono una riprova tangibile.

Cambiamento climatico e obiettivi per il futuro

Il settore va verso un miglioramento dell’efficienza energetica dei prodotti, siano essi alimentati da cavo, batteria ricaricabile o motore a combustione. Il sistema eco-efficiente mira infatti a massimizzare l’efficienza della macchina e a ridurre il consumo di energia, acqua e detergenti.

Gli obiettivi rivisti del Green Deal dell’UE per il 2030 porteranno nuova legislazione e cambiamenti significativi che avranno un impatto su tutti. Con l’accordo di Parigi sul clima e l’attenzione degli SDG delle Nazioni Unite sulla circolarità probabilmente assisteremo ad una maggiore spinta verso riutilizzo, il riciclaggio e la progettazione circolare.

Temi legati alla sostenibilità, come l’inquinamento dell’aria e dell’acqua sono molto sentiti da chi opera nel cleaning. È quasi impossibile evitare che i residui dei prodotti per la pulizia finiscano nel ciclo idrologico. Anche il problema dell’inquinamento atmosferico sta diventando un problema urgente. E il riscaldamento globale è un tema scottante che non può più essere ignorato.

La pandemia ha quindi contribuito a polarizzare gli atteggiamenti nei confronti del cambiamento climatico. Le persone sentono di avere una seconda possibilità per creare un futuro migliore e sono attivamente alla ricerca di soluzioni adeguate. Di conseguenza, i prodotti per la pulizia ecologici stanno diventando molto più utilizzati, ricercati.

Ciò che le imprese desiderano non più solo un prodotto sostenibile ma anche un prodotto meno dannoso, che si inserisca in un’economia circolare e che vada a beneficio delle persone e dell’ambiente. E degli operatori.

Un nuovo focus per le aziende: il benessere della forza lavoro

Tantissime sono le aziende che oggi offrono ai propri dipendenti corsi di resilienza e mindfulness. Il benessere di chi lavora è più altamente tenuto in considerazione dalle aziende virtuose. Perché un team motivato e sano è il miglior motore del successo di un’azienda. E anche perché, non bisogna dimenticare che molti operatori del cleaning sono stati strumenti chiave durante la pandemia e prendersi cura di loro è fondamentale perché tutto funzioni come si deve.

La pandemia ha portato il benessere e la sicurezza dei dipendenti a diventare un obiettivo in primo piano e a salire più in alto nell’agenda di Greenspeed a causa di Covid-19.
Igiene, salute e sostenibilità sono tutti strettamente correlati e le aziende possono oggi dimostrare il loro interesse, investendo anche per il bene comune.

Ciò si tradurrà, in futuro, in: personale più sano, meno assenze e clienti più soddisfatti.


Fonte: TCE Magazine