Un recente studio dimostra che le mascherine usa e getta mantengono la loro efficacia anche dopo 5 lavaggi in lavatrice.
Le mascherine chirurgiche sono uno strumento fondamentale nella lotta contro la pandemia, ma il loro impatto sull’ambiente non è certo trascurabile; essendo considerati degli strumenti usa e getta, milioni di mascherine finiscono ogni giorno nella spazzatura, producendo un’enorme quantità di rifiuti.
Il Fatto Alimentare rivela come, secondo un test condotto dalla rivista Altroconsumo, le caratteristiche di queste mascherine restino invariate anche dopo 5 lavaggi. Altroconsumo ha testato 80 modelli usa e getta distribuiti nelle scuole di varie marche dimostrando che, anche dopo essere passate in lavatrice, le mascherine possono essere riutilizzate. L’associazione ha analizzato la filtrazione e la traspirabilità delle mascherine prima del lavaggio, caratteristiche che sono poi state analizzate nuovamente dopo 5 lavaggi a 60°C. Tutte le mascherine hanno mantenuto invariate le proprietà filtranti, e alcune di esse hanno anche goduto di un miglioramento dal punto di vista della traspirabilità. Dei test di laboratorio svolti in Francia hanno inoltre dimostrato che le mascherine chirurgiche dopo il lavaggio possono essere addirittura riutilizzate fino a 10 volte.
Questi risultati possono quindi rappresentare una svolta relativamente all’utilizzo di questi dispositivi di protezione. Riutilizzare le mascherine allungandone il ciclo di vita consentirebbe di ridurre in modo significativo il loro impatto sull’ambiente; sempre secondo i dati raccolti da Altroconsumo, infatti, solo nelle scuole, che in molti casi non permettono l’uso di mascherine in tessuto, il numero di mascherine utilizzate supera i 33 milioni in una settimana (considerando il numero degli studenti italiani e le ore di lezione), quantità che corrisponde a 135 tonnellate di rifiuti e 118 tonnellate di CO2.
Fonte: Dimensione Pulito