IL CENTRO EUROPEO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE (AGENZIA DELLA COMUNITÀ EUROPEA) PUBBLICA QUOTIDIANAMENTE INFORMAZIONI, DOCUMENTI E STATISTICHE SULL’ANDAMENTO DELLE SITUAZIONI SANITARIE NEL MONDO. DI SEGUITO RIPORTIAMO IL RIASSUNTO DELLE LINEE GUIDA DEDICATE ALLA PANDEMIA IN CORSO.

 

CONTESTO

Il virus SARS-CoV-2 è stato rinvenuto nelle secrezioni respiratorie (tratto respiratorio superiore e inferiore) in grandi dimensioni o depositato sulle membrane mucose. È stato individuato RNA virale nel sangue, ma non vi sono prove che possa essere trasmesso attraverso il contatto con il sangue. Un’altra via di trasmissione è rappresentata dal contatto con oggetti contaminati, a causa della persistenza del virus sulle superfici; sono state considerate anche la via oro-fecale e quella aerea, ma il loro ruolo nella trasmissione del virus è ancora sconosciuto. Al fine di ridurre il rischio di infezione, è fondamentale quindi stabilire procedure per la corretta disinfezione degli ambienti che potrebbero essere stati contaminati.

 

PROVE DI PERSISTENZA NELL’AMBIENTE

Diversi studi recenti hanno esaminato la sopravvivenza del SARS-CoV-2 su varie superfici e secondo vari studiosi il virus ha una stabilità ambientale che arriva a tre ore nell’aria dopo la formazione di aerosol, quattro ore sul rame, 24 ore sul cartone e due o tre giorni su plastica e acciaio inossidabile, sia pure con titoli significativamente ridotti. Il virus è stato altresì individuato su diversi oggetti come le tastiere da scrivania e le maniglie o i pomelli delle porte. Il virus è stato rilevato più comunemente sui guanti e, di rado, sulle protezioni per gli occhi. Questi dati attestano la presenza del SARS-CoV-2 nell’ambiente e rafforzano pertanto la convinzione che gli oggetti contaminati concorrano alla trasmissione del virus; tuttavia, l’importanza relativa di questa via di trasmissione rispetto all’esposizione diretta a goccioline respiratorie non è ancora chiara.

 

DISINFETTANTI

Attualmente, alla maggior parte dei disinfettanti disponibili sul mercato dell’Unione europea per la disinfezione del SARSCoV-2 si applicano le misure transitorie previste dall’articolo 89 del regolamento sui biocidi. Ciò significa che l’immissione sul mercato della maggioranza dei disinfettanti è soggetta alla legislazione nazionale fino a quando la valutazione del principio attivo o dei principi attivi in essi contenuti non è completata nel programma di riesame dell’UE. In generale, è dimostrato che i disinfettanti a base di alcool (etanolo, propan-2- olo, propan1-olo) riducono in misura significativa l’infettività dei virus con involucro (lo strato più esterno che ricopre alcuni tipi di virus), come il SARS-CoV-2, in concentrazioni del 70-80% per un tempo di esposizione pari a un minuto. L’etanolo non è ancora stato approvato ai sensi del regolamento sui biocidi, e i biocidi a base di etanolo non sono autorizzati a norma del regolamento, ma sono disponibili in base alle misure transitorie. I biocidi ad azione virucida autorizzati a norma del regolamento sui biocidi sono efficaci contro il coronavirus SARSCoV-2 e ciò vale anche per i disinfettanti usati per l’igiene delle mani e della cute con efficacia virucida dichiaratamente limitata oppure diretta soltanto contro i virus con involucro. Per un elenco indicativo dei disinfettanti autorizzati si rimanda al sito dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA): https:// echa.europa.eu/covid-19 .

 

PRIMA DELLA DISINFEZIONE, LA PULIZIA!

Da ricordare: Non si ha un’efficace disinfezione se le superfici non sono state in precedenza pulite. Lo sporco rende inefficace l’azione disinfettante del prodotto. Questo vale anche per l’igiene delle mani.

 

 


Fonte: Cleaning Community.